Una direttrice molto meno battuta dei più classici itinerari del Nord e del Sud è quella che porta da Antananarivo alla costa est e da qui fino alla splendida isola di Sainte Marie. Il punto di partenza è comunque sempre la nostra amata Nosy Be.
Il primo spostamento è quello in aereo, preferibile rispetto al taxi-brousse per tempo e comodità, che ci porta da Nosy Be alla capitale, Antananarivo. Proponiamo di dedicare questa prima giornata di tour alla visita della città.
150 Km sulla Route Nationale 2 e si arriva nel villaggio di Andasibe, ma sulla strada consigliamo almeno due soste. La prima ad Ambatolampy, città tipica dell’etnia Merina ai piedi del massiccio dell’ Ankaratra, famosa per la fabbricazione artigianale di strumenti, di utensili e di oggetti d’arte in alluminio, mentre la seconda, esattamente a metà strada, è la Riserva Peyrieras o Madagascar Exotic di Marozevo. E’ un parco naturalistico che, in spazi limitati, riproduce i diversi ecosistemi del Madagascar. E’ un’ottima opportunità per vedere e venire a contatto con alcune tra le specie di animali più singolari ma anche meglio nascoste del Paese.
Mattino dedicato a percorsi all’interno della Riserva di Périnet, ricoperta da una foresta montana umida ad un’altezza media di 1000m. Vi si trova una vegetazione lussureggiante con un ampia varietà di orchidee selvatiche e 11 specie di lemuri, tra cui il grande Indri Indri, famoso per il suo grido mattutino che riecheggia nel parco.
Con un trasferimento in auto di tre ore si arriva al lido di Mamanbato, sulle rive del lago Rasoabe, con spiagge di sabbia bianchissime. Da qui ci si imbarca per una piacevole navigazione nel Canal de Pangalanes, canale artificiale lungo circa 650km che consente la navigazione fluviale tra Tamatave a Farafangana, costruito dai Francesi a fine Ottocento e immerso nella vegetazione tropicale. La navigazione procede fino all’arrivo alla Riserva naturale di Ankanin’ny Nofy o Palmarium, dove vivono diverse famiglie di lemuri, camaleonti e rettili. Lungo il percorso potrete osservare la foresta, habitat naturale di numerose piante endemiche.
Proponiamo di dedicare la mattinata alla visita della città di Toamasina, chimata anche Tamatave. E’ il porto marittimo più importante del Madagascar, anticamente base per gli scambi con l’Europa, lo Sri Lanka e le Mauritius, oggi tappa per numerose navi cargo di grandi dimensioni; è inoltre il secondo agglomerato urbano per numero di abitanti dopo la capitale. Da qui le possibilità di raggiungere l’Ile de Sainte Marie sono due: via aria o via terra. Nel primo caso, ci si dirige all’aeroporto di Toamasina, dove un volo diretto porta sul piccolo aeroporto dell’isola. Nel caso si scegliesse la via del mare, bisognerà spostarsi al porto di Soanierana-Ivongo ed imbarcarsi su un ferry. Da Sainte Marie si potrà in aereo tornare ad Antananarivo e da qui a Nosy Be.
Circondata dalla barriera corallina, Sainte Marie è il luogo ideale per chi cerca una vacanza a stretto contatto con la natura. Con 49 chilometri di lunghezza e 5 di larghezza, è facilmente visitabile anche in bicicletta. La storia di Sainte Marie ha una’ura romanzesca: pare sia stata il riparo e la base di diversi pirati che imperversavano dell’Oceano Indiano. Loro vestigia sono ancora visibili sull’isola: nei fondali si ritrovano relitti di vascelli pirati e nel capoluogo Ambodifotatra si visita il cimitero dei pirati. Consigliate le escursioni verso l’interno e sull’isolotto Ile aux Nattes con le sue spiagge di sabbia finissima.
Visitare quest’isola nella stagione che va da Luglio e fine Settembre significa avere la possibilità di assistere al grande fenomeno della migrazione delle balene Megattere.